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lcs:lcs08:esercitazioni:esercitazione5

Esercitazione 5

Questa esercitazione tratta le system call che operano su file.

Per gli esercizi 1, 2, 3, 4 DEVE essere prodotto un opportuno makefile con target per la creazione di oggetti ed eseguibili, e per l'esecuzione del test automatico del codice prodotto.

L'accesso ai file ed alle directory deve essere effettuato esclusivamente utilizzando le system call viste a lezione. La soluzione deve includere la gestione degli errori con una delle tecniche discusse.

Esercizio 0: perror()

Usare la perror() per stampare i messaggi di errore relativi a ENOENT, EIO ed EPERM.

Esercizio 1: mycat

Scrivere un programma C che implementa l'utility mycat, con il seguente comportamento

bash:~$  mycat file

prova ad aprire file e, se ci riesce, stampa il suo contenuto sullo standard output. Se attivata in modo errato, mycat stampa un breve messaggio di uso, ad es.

bash:~$  mycat file1 file2
Uso: mycat file 
     Stampa il contenuto di un singolo file su stdout

Utilizzare il comando strace (man strace) per eseguire mycat in modo da visualizzare ed intercettare tutte le system call invocate.

Esercizio 2: mycat (2)

Estendere mycat (Esercizio 1) in modo da accettare una lista di file

bash:~$ mycat file1..fileN

per ogni file che riesce ad aprire, mycat stampa il contenuto su stdout preceduto da una breve intestazione es.

   **************************
   *       filek            *
   **************************

Per ogni file che non riesce ad aprire, mycat stampa un messaggio di errore sullo standard error.

Inoltre si implementi l'opzione [-o fileout] che permette di specificare un file (fileout) di output diverso dallo standard output.
NOTA: L'opzione -o puo' essere specificata in una posizione arbitraria della lista degli argomenti, per il parsing della linea di comando e' possibile utilizzare la funzione di libreria getopt (vedi man 3).

Esercizio 3 : mystat

Realizzare il comando mystat

mystat file1 ... fileN

che stampa vari attributi contenuti nell'i-node dei file con path file1 … fileN. In particolare, devono essere stampati almeno : il numero di i-nodo, il tipo del file (regolare, directory etc.) , la maschera di protezione, (es. rw-r–r–), l'user identifier (uid), il group identifier (gid) ed il tempo dell'ultima modifica.
Suggerimenti: fare qualche esperimento con il comando `stat' (man 1), usare la system call stat, convertire il tempo di accesso in una stringa stampabile con la funzione di libreria ctime(), in time.h, usare getpwid() e getgrgid() per convertire uid e gid nei nomi corrispondenti.

Esercizio 4 : myfnd

Realizzare il comando myfnd

myfnd dir namef

che cerca ricorsivamente il file namef nel sottoalbero radicato nella directory dir. Per ogni file namef trovato, stampa il path assoluto della directory in cui e' stato trovato e la data dell'ultima modifica. Ad esempio

bash:~$ myfnd . gigi
/home/susanna/bin/gigi  2007-03-16 14:00
/home/susanna/bin/xxx/gigi  2006-07-10 13:10
bash:~$

Esercizio 5: Test coverage

Utilizzare i tool gcov e/o lcov per effettuare una valutazione del test coverage dei programmi di test che avete sviluppato per la soluzione di uno degli esercizi precedenti. In altre parole, dovete stabilire quanta parte del codice che avete scritto viene effettivamente eseguita e quindi testata.

Chi ha effettuato la consegna del primo frammento di progetto puo' verificare il test coverage di test-graph.c scommentando la quarta linea del Makefile:

COVFLAGS=-fprofile-arcs -ftest-coverage

compilando con

bash:~$ make cleanall
bash:~$ make graph

e poi eseguendo

bash:~$ ./graph
bash:~$ gcov -f graph
bash:~$ more graphs.c.gcov

che rispettivamente, girano graph , estraggono le informazioni di coverage e le mostrano relativamente al file graphs.c.

lcs/lcs08/esercitazioni/esercitazione5.txt · Ultima modifica: 19/03/2008 alle 11:40 (16 anni fa) da Susanna Pelagatti